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PASSAGGIO GENERAZIONALE NELLE PMI 

2011-01-31 00:00:00.0000000

 

DIFFICOLTA’ DELLA CONVIVENZA GENITORI E FIGLI IN AZIENDA
 
Riteniamo opportuno riportare alcune considerazioni sulla convivenza intergenerazionale, tratte da un articolo del Prof. Guido Corbetta pubblicato su Panorama-Economy del 19.01.2011.
Riteniamo possano essere utili a molti genitori, titolari di Pmi che devono affrontare il tanto discusso tema dell’inserimento in azienda dei propri figli.
 
Di solito gli imprenditori si innamorano ovvero non considerano i propri figli, senza avere il coraggio di valutarli serenamente nel tempo.
Gli imprenditori considerano il proprio modello di impresa come il migliore possibile e non ammettono alcuna critica, mentre i figli a loro volta lo ritengono del “tutto sbagliato” senza distinguere ciò che deve essere conservato.
La presenza di questa visione antitetica nasce da un “ego” smisurato di entrambi i soggetti.
Di norma questa incomunicabilità nasce dall’assenza di pacate e prolungate discussioni volte ad approfondire le reciproche opinioni.
Gli imprenditori possiedono una “conoscenza tacita” che i figli possono apprendere solo lavorando a stretto contatto con essi. Per questo è importante che partecipino il più presto possibile a riunioni aziendali, magari con limitato diritto di parola all’inizio. Per quei giovani che abbiano dimostrato attitudini alla successione ai genitori, è fondamentale l’ultimo passaggio che consiste nella presa di “comando” che comporta forte emozioni: per i genitori cedere il “bastone” può rappresentare un segno di vecchiaia, per i giovani il coronamento di una forte ispirazione a misurarsi.
 
Numerosi casi di successo o di insuccesso hanno in estrema sintesi evidenziato il seguente percorso virtuoso:
·        I figli ed i genitori dovrebbero comunicarsi reciprocamente le proprie aspettative;
·        I genitori dovrebbero gradualmente rinunciare ad alcuni contenuti del proprio ruolo, evitando due comportamenti problematici: non delegare alcun potere fino alla scomparsa ovvero trattenerli fino ad un certo punto e poi delegarli improvvisamente;
·        I giovani dovrebbero cercare in anticipo nuovi ruoli per i genitori che consentano loro di staccarsi progressivamente dall’azienda;
·        I genitori dovrebbero capire che la leadership dei giovani può portare a modifiche di strategia in grado di migliorare i risultati dell’impresa. Con l’avanzare dell’età molti imprenditori di successo tendono a non modificare la formula imprenditoriale, perfino quando i mutamenti dello scenario competitivo lo suggerirebbero.
 
Ci sembrano pochi e interessanti suggerimenti per una sana convivenza in azienda e per un concordato superamento dei conflitti generazionali che abbiamo individuato in alcune Pmi a conduzione familiare e che in alcuni casi possono mettere in crisi, sino a minacciare perfino la sopravvivenza dell’azienda stressa, se non risolti per tempo e di comune accordo.
In caso contrario si assiste ad una lotta intestina che si risolve con l’allontanamento brutale del genitore o dei figli ed un depauperamento manageriale dell’impresa.