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Segnali di timida crescita del credito  

2016-03-03 00:00:00.0000000

Segnali di timida crescita del credito (mutui casa), mentre l’Abi si attiva per accelerare il recupero dei crediti deteriorati.

 

 

L’Abi torna a chiedere misure per accelerare il recupero dei crediti. «Un intervento tempestivo e mirato alla velocizzazione del recupero dei crediti sarebbe di primaria importanza» ha detto ieri il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, durante un’audizione presso la commissione finanze della Camera sul Dl banche. Sabatini ha spiegato che nonostante la presenza di un ddl per la riforma delle crisi di impresa, sarebbe necessario fare di più. In verità l’esecutivo aveva già tentato, in sede di stesura del decreto, di anticipare alcune misure in materia di esecuzione individuale ed escussione delle garanzie, ma aveva dovuto desistere per la contrarietà del mondo imprenditoriale e delle associazioni dei consumatori.

Per quanto riguarda la norma che introduce la garanzia pubblica sulle operazioni di cartolarizzazione secondo Sabatini va «nella giusta direzione». La garanzia , ha detto, «può far ridurre fino al 5% lo spread tra il prezzo di mercato e il valore a bilancio» delle sofferenze, anche se «l’efficacia effettiva dovrà essere verificata da ogni singola banca, anche in base alle sue dimensioni». E proprio sulla questione delle dimensioni degli istituti di credito si inquadrano le migliorie al decreto proposte dall’Abi, volte più che altro a consentire alle banche più piccole di fare quella massa critica sugli Npl (non performing loans-crediti di difficile esigibilità) tale da renderli appetibili sul mercato. L’Abi propone che una banca più grande possa acquistare crediti da una pluralità di banche minori. Oppure che più banche medio-piccole possano cedere i propri crediti direttamente al veicolo, realizzando un’operazione di cartolarizzazione cosiddetta di “multioriginator”. Si chiede anche di ampliare la platea dei fruitori della garanzia alle società di leasing, factoring e credito al consumo. Inoltre, secondo l’Abi, occorre inoltre valutare alcuni fattori, come la durata dello schema (18 mesi + 18 mesi) e «la congruità di questo lasso di tempo» per la cessione dei crediti, che rischia di portare vantaggi a chi compra i crediti e non a chi li vende. «È da verificare poi se la Bce possa assumere in garanzia nelle operazioni di rifinanziamento delle banche anche titoli derivante dalla cartolarizzazione» degli Npl, ha detto ieri Sabatini. «È un’analisi che deve fare la Bce - ha chiosato - ma il governatore Mario Draghi nei giorni scorsi non lo ha escluso».

Notizia positiva è che il credito finalmente cresce .

Sabatini infatti ha inoltre detto che a gennaio lo stock complessivo dei prestiti ha smesso di contrarsi, segnando un incremento attorno allo 0,2 per cento.