Senza fiducia e una ripresa del credito non è possibile uscire dalla crisi. Finora le banche si sono leccate le ferite. Ora la Bce deve indurre le banche italiane a trasferire i fondi ricevuti alle imprese, altrimenti non si aggancerà mai la ripresa.

L'indice ESI (Economic Sentment Indicator) in luglio migliora di 2,9 punti. Cosa vuol dire? Gli operatori economici intervistati sul business per la prima volta hanno dato un giudizio di possibile miglioramento per il futuro.

In una recente newsletter segnalavamo come de-bancarizzare il credito (90% dei finanziamenti sul mercato) troverebbe ormai d’accordo anche le Banche.

Speravamo un esito diverso dalle elezioni al fine di ottenere un governo forte in grado di impostare una politica industriale e creditizia di espansione e di trovare udienza in Europa per iniettare liquidità per le Pmi e le famiglie allo stremo.

In un paese indebitato , nel quale lo Stato non paga per circa 100 miliardi di € i fornitori e nel quale la stretta creditizia non consente lo sviluppo delle Pmi , siamo costretti a guardare all’estero per cogliere segnali di positività