Notizie contrastanti sul credito alle Pmi
2011-05-30 00:00:00.0000000
NOTIZIE CONTRASTANTI SUL CREDITO ALLE PMI
L’assemblea della Confindustria finalmente lancia un grido di allarme su Basilea 3, facendo fronte comune con le altre organizzazioni imprenditoriali e con l’ABI per porre il problema delle nuove regole sul tavolo della Ue. Banche forti per imprese forti è lo slogan, fermo restando che quello del credito resta un problema per le imprese. Va ricordato che la proroga della moratoria sui mutui scadrà il 30 giugno 2011, e che il sostegno ponte, definito nell’ulteriore possibilità dell’allungamento a 2 e 3 anni dei piani di rimborso degli stessi, a nostro avviso non sta funzionando, così come non si concludono i progetti di accordi con le banche per la ricapitalizzazione delle pmi.
Riteniamo pertanto un’ottima cosa che i riflettori siano puntati sugli effetti concreti di riduzione del credito che può comportare l’adozione di Basilea 3, cosa sulla quale da mesi stiamo attirando l’attenzione, ma continuano a mancare soluzioni concrete a tale situazione.
Prometeia nel suo rapporto annuale a pagina 43 del Sole 24 Ore del 26 maggio 2011, preavvisa che le banche sono vicine agli obiettivi indicati da Basilea 3. Un anno fa - dice Giuseppe Lusignani, vice-presidente di Prometeia - avevamo manifestato i nostri dubbi sulle capacità delle nostre banche di affrontare i rischi di Basilea 3. Oggi, grazie all’ondata di ricapitalizzazione, ma anche al maggior accantonamento degli utili, le banche si sono avvicinate a tali obiettivi.
La palla al piede per le banche è rappresentata, secondo Prometeia, da due fattori:
· La crisi del debito sovrano (debiti degli stati nazionali) che contribuisce a mantenere alti i costi della raccolta bancaria obbligazionaria (abbiamo visto emissioni al di sopra del 4%);
· Le prospettive di modesta crescita economica che frena ed erode il risparmio delle famiglie da un lato ed il ciclo del credito dall’altro.
Un terzo fattore lo aggiungiamo noi ed è il fatto che la crescita dei crediti incagliati ed inesigibili ha reso le banche molto più rigide nei criteri di erogazione, e ciò rappresenta un cortocircuito per lo sviluppo e la crescita auspicati.
Quindi se è certo positivo che molti istituti di credito siano a buon punto con le regole di Basilea 3, da cui una possibile ripresa del volano del credito, dal punto di vista delle Pmi bisognerà continuare a selezionare il credito con le diverse banche, mantenere una riserva di fido e verificare il rispetto delle condizioni. Il nostro studio ha la netta impressione che l’onere della ricapitalizzazione delle banche sia già stato in parte ribaltato sulle imprese con l’aumento delle condizioni (tassi, spread, condizioni accessorie etc.) e sia concreto il pericolo che nei prossimi mesi la pressione aumenti, al di là dei proclami e degli accordi “sbandierati” nei vari convegni.