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PROFONDO ROSSO IN TUTTI I MERCATI

Dopo i timori sulla possibile recessione globale quale effetto del diffondersi del contagio da Corona Virus che avevano affondato i mercati già la scorsa settimana, si è scatenata da stamane la guerra dei prezzi sul petrolio, dopo il nulla di fatto nella riunione Opec di venerdì scorso.

In soli due giorni il Petrolio è crollato del 33%. Bene si direbbe, meno costi alla pompa dei carburanti, ed invece è un ulteriore elemento negativo che ha spinto al crollo dei mercati azionari e ai tassi sui bond Governativi. Per noi italiani pesa l’aumento dello Spread Btp-Bond salito in prossimità di 220 punti base, il che vuol dire più interessi per il debito pubblico esistente e per le nuove emissioni, più difficoltà per il Tesoro a gestire il deficit di bilancio, già appesantito dai provvedimenti per le prime spese sostenute per contenere gli effetti del Contagio sia dal punto di vista sanitario che economico.

A questo punto la parola passa alle autorità internazionali, con particolare riguardo a quelle Europee, che dovrebbero, secondo le dichiarazioni del ministro delle Finanze francese Bruno Le Marie, elaborare “un consistente intervento fiscale coordinato”, mente anche la Bce sulle orme di quanto già fatto la settimana scorsa dalla Fed americana dovrebbe intervenire con misure straordinarie.

Ne verremo fuori, ci vuole calma e bisognerà prendere tempo prima di capire quale direzione imboccare nel gestire i nostri risparmi e le nostre aziende.

Siamo in presenza di quello che gli economisti definiscono Cigno Nero, evento che muta in un battibaleno tutti i parametri di riferimento economici e finanziari su cui si reggevano fino a ieri le decisioni e gli equilibri dei mercati nel mondo, i così detti ‘fondamentali’.

In questi frangenti l’unica strategia per limitare i rischi è quella di stare fermi e aspettare gli eventi, dopo il polverone potremo conoscere i nuovi ‘fondamentali’ su cui basare le nostre decisioni economiche e finanziarie a ragion veduta.