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Basilea4, slittano le regole sul capitale delle banche 

2017-01-11 00:00:00.0000000

BASILEA 4, SLITTANO LE REGOLE SUL CAPITALE DELLE BANCHE

(Attenzione comunque alle fusioni in corso)

Le maggiori banche europee evitano per il momento di adeguare il patrimonio (Cet1) in una fase congiunturale ancora debole.

Lo scotto da pagare sarebbe stato per le banche europee di circa 859 miliardi di €, quasi una tassa che avrebbe comportato di conseguenza la diminuzione del credito e l’aumento dei costi di intermediazione per le imprese.

Paradossalmente le banche europee meno colpite sarebbero state nell’ordine quelle greche, da poco patrimonializzate, quelle dei paesi dell’est e quelle italiane.

Si capisce allora come mai in questo caso la Germania sia per una volta schierata a difesa di tutta l’Europa del credito e l’abbia spuntata per il momento, in quanto, banche come Deutche Bank e Commerz Bank, sarebbero state fra le più penalizzate dall’adozione dei nuovi parametri di Basilea 4.

In questo inizio d’anno i timori per una carenza di credito non sono comunque fugati in quanto le previste fusioni in corso fra le banche popolari e le Casse rurali possono comportare l’erosione della normale riserva di fido che ogni azienda, ben condotta finanziariamente, dovrebbe avere.

A livello territoriale la prevista fusione fra Popolare di Vicenza e Veneto Banca e l’avvio della Banca Patavina, originata dalla fusione fra Bcc di Piove di Sacco e Bcc Sant’Elena d’Este, potrebbero portare, nel giro di pochi mesi, a dover fare i conti in effetti con una riduzione dei fidi e la necessità di aprire relazioni creditizie con altri istituti di credito.

Invitiamo pertanto la nostra clientela a vigilare sulle comunicazioni che riceveranno in merito da tali banche, in modo da programmare per tempo l’atteggiamento da tenere a fronte di tale fenomeno.