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Banche in difficoltà, condizioni alle stelle! 

2011-12-02 00:00:00.0000000

Banche in difficoltà, carenza di credito, oneri finanziari alle stelle.

 

E’ opportuno preoccuparsi della situazione economico-finanziaria, ma non lasciare spazio alla rassegnazione e alla fatalità.

Abbiamo ben compreso che l’attuale situazione finanziaria italiana ed europea è difficilissima, ed in particolare l’Italia deve muoversi nelle sedi opportune per difendere il mondo del credito e le imprese, altrimenti è in gioco la tenuta del nostro sistema e la permanenza nella zona euro.

Ma è altrettanto vero che le Pmi per proteggersi o almeno arginare la carenza di credito ed il correlato aumento degli oneri finanziari, devono conoscere come funziona attualmente il mondo del credito.

Come reagire?

Aumentando le conoscenze e la comunicazione. L’asimmetria delle informazioni conduce a scelte sbagliate o alla non scelta, che è sempre l’opzione peggiore, perché in periodi di crisi, aspettare passivamente che passi, si è sempre rivelata una scelta negativa.

L’aumento dei tassi è legato allo spread  tra BTP e Bund? La difficoltà ad accedere al credito può essere superata con piani previsionali o con maggiori garanzie?

Intanto bisogna sapere che le banche applicano le condizioni  sulla base di tre parametri: 1) costo della raccolta; 2) rating goduto dalla Pmi; 3) costi di struttura e quindi del margine commerciale che vogliono spuntare.

Se sul primo punto le banche attualmente possono poco incidere, costo effettivamente legato al suddetto spread che si somma alla base che già conoscevamo dell’Euribor (1-2-3 mesi etc.), sugli altri due si può intervenire, migliorando il rating, come abbiamo più volte invitato a tenere in considerazione, e cercando di scegliere le banche più efficienti e liquide in questo momento. Il nostro ufficio che sta sul mercato riesce ancora a capire la situazione di ciascuna banca. Tuttavia la capacità di negoziare e limitare gli effetti degli attuali interventi massivi sui tassi è legata inesorabilmente al rating goduto da ciascuna Pmi. In questo momento è fondamentale conoscere il proprio rating (le banche sono obbligate a fornirlo evidenziando i punti di debolezza) per valutare eventuali manovre correttive prima della chiusura dell’esercizio, ed evitare nel quotidiano della gestione finanziaria, di commettere errori inconsapevolmente. Massima attenzione deve essere prestata ai possibili sconfinamenti anche solo per valuta, in quanto le banche attualmente penalizzano (forse anche eccessivamente) questa “anomalia” con un peggioramento del rating aziendale.

Ci risulta infine che le banche ultimamente promuovono, anche per i fidi a breve, il ricorso al Consorzio di Garanzia, per superare l’attuale momento di carenza del credito.

Le società consortili di garanzia fidi, in passato intervenivano principalmente a garanzia dei finanziamenti a medio lungo termine privi di garanzia ipotecaria, mentre ora sono chiamati ad intervenire anche per i fidi a breve.

Devono quindi essere visti come una necessità più che un costo aggiuntivo.

Per il medio termine, in questi mesi di fatto bloccato, pochi conoscono che le banche dispongono di linee di credito Bei (Banca Europea per gli Investimenti), che non scontano l’imposta sostitutiva e hanno spread più contenuti, fondi che le banche in questione riservano ai clienti migliori.

Al di là del rapporto con le banche, che sarebbe opportuno diventino partner più che antagoniste, le Pmi devono “lavorare su se stesse”: a) gli imprenditori che possono, devono essere disposti a ricapitalizzare la propria azienda per ridurre la dipendenza dal debito b) a tutti gli altri consigliamo di attuare un maggior controllo dei costi e dei flussi finanziari e di cassa, tenendo d’occhio le insolvenze e l’entità del credito commerciale, cercando di applicare condizioni migliori ai clienti più affidabili. Bisogna evitare che il ciclo economico-monetario assorba troppa finanza applicando il seguente schema: meno scorte, più credito dai fornitori, meno credito alla clientela. Riuscire ad applicare questo schema in via previsionale e poi con stringenti controlli a consuntivo, facilita il contenimento del debito