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Pericolo riduzione del credito 

2021-10-01 00:00:00.0000000

Attenzione al possibile pericolo di un periodo di riduzione del credito ordinario o al cambiamento degli interlocutori in banca

Lo sviluppo in corso del fatturato per le imprese manifatturiere, generato sia dall’export che dall’aumento dell’attività interna, dopo le difficoltà derivanti dai lockdown, e la ripresa con l’estate anche per le imprese dei servizi, può trovare ostacoli e limitazioni a causa di un possibile periodo di riduzione del credito ordinario che si prospetta proprio in questa fase in cui le aziende stanno utilizzando a pieno lo smobilizzo dei crediti e i fidi messi a disposizione dal sistema bancario.

Il tutto coincide con la fine delle moratorie, con la progressiva diminuzione delle operazioni di finanziamento rateale assistito dallo Stato tramite il Fondo di Garanzia, il quale ha indotto le banche ad adottare criteri di concessione meno restrittivi, e con gli effetti derivanti nel sistema bancario di probabili fusioni, incorporazioni e mutamenti di governace.

Questa tempesta perfetta potrebbe determinare a partire da fine 2021 e inizio 2022 una riduzione di liquidità a breve e del monte fidi per molte Pmi che si troveranno ad operare con le banche coinvolte.

E’ oramai noto che entro fine anno il Ministero del Tesoro, obbligato dagli accordi stringenti con la Ue, dovrà cedere la sua partecipazione di controllo nella Banca Montepaschi di Siena. Pure Carige non se la passa bene e manca di una sicura governace, e infine anche Banca Popolare di Milano deve trovare un suo destino definitivo, dopo essere stata chiacchierata tutta l’estate come una delle banche che si poteva fondere con Mps, Unicredit o Bper.

Questo continuo risico bancario va monitorato e seguito per prevenirne gli effetti negativi.

Quello che è certo è che il Ministero del Tesoro ha dichiarato esplicitamente che il destino di Montepaschi è quello di essere assorbita in tutto o in parte da Unicredit: la conclusione di questa vicenda può comportare per molte aziende che hanno fidi e finanziamenti con entrambi questi due gruppi bancari il pericolo non solo di vedersi modificare gli interlocutori -le filiali di riferimento in presenza di accorpamenti-, ma pure l’entità degli affidamenti goduti finora.

A nostro avviso al momento questa è la vicenda da seguire più da vicino.

Infatti se per i crediti rateali nulla cambierà fino a quando ogni azienda rispetterà con regolarità i piani di rimborso, per i fidi ordinari a revoca e a maggior ragione per quelli temporanei con una scadenza fissa invece, il pericolo di un loro ridimensionamento nel corso del 2022 se l’operazione di incorporazione di Mps in Unicredit andasse in porto potrebbe divenire una realtà da affrontare per tempo.

E’ vero che esistono oramai molte banche alternative che operano sul territorio ed in particolare le Bcc che più delle altre hanno mantenuto la loro così detta ‘biodiversità’, cioè l’insita capacità di ascoltare e servire le esigenze delle Pmi, modulando l’appoggio creditizio con minore ricorso a schemi generali che fanno riferimento ai famosi algoritmi derivanti dall’accordi di Basilea 3 e che rendono molti gruppi bancari meno adatti e flessibili ad operare con la Pmi rispetto alle Bcc.

Tuttavia le Bcc, che già potrebbero essere fra le banche affidanti, non è che come per il passato siano pronte ad accordare fidi aggiuntivi a nuova clientela e rapidamente.

Sappiamo che sono divise oramai in due gruppi: uno che guarda al Trentino con la propria Holding di categoria e uno che guarda a Roma con la propria holding storica, l’Iccrea. Proprio la presenza delle holding ha dato alle diverse Cooperative un’impronta più strutturata e meno flessibile negli ultimi anni. Quindi il loro utilizzo va esplorato e monitorato per tempo.

In tale contesto, verificare il rischio di un accumulo di affidamenti in capo a Mps più Unicredit che potrebbe non essere confermato, rende opportuno che ci si doti fin d’ora di una riserva di fido per affrontare i cambiamenti su indicati del sistema bancario.

In questo il nostro studio è adeguatamente attrezzato per consigliare e accompagnare la propria clientela nel labirinto del sistema bancario al fine di ottenere il massimo dei risultati con minimo sforzo.