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Tassi Usa, il rialzo del 25% non preoccupa i mercati 

2017-12-14 00:00:00.0000000

TASSI USA, IL RIALZO DEL 25% NON PREOCCUPA I MERCATI

Preoccupa invece la mancata ripresa dei prezzi

Sembra che l’annuncio della Fed sia ininfluente, tanto i mercati se l’aspettavano come si aspettano altri mini aumenti del corso del 2018. Ciò conferma una politica monetaria Usa (e di conseguenza EU) di galleggiamento nell’incertezza di non riuscire a far ripartire un’inflazione controllata quale corretto stimolo allo sviluppo economico.

Infatti nonostante lo stimolo monetario senza precedenti messo in atto dalle maggiori banche centrali in tutto il mondo, non si vede ancora all’orizzonte una significativa ripresa dell’inflazione nelle economie sviluppate.

Oramai è assodato da decenni che il calo dei prezzi è originato dalla globalizzazione. L’invasione di prodotti cinesi, o made in China, dal 2000 in poi è andata di pari passo con l’affermazione del fenomeno dei grandi centri commerciali che hanno accentuato la tendenza al calo dei prezzi.

La diffusione dell’e-commerce, attualmente in voga per libri, abbigliamento, articoli sportivi e tecnologici, di certo contribuisce a deprimere i prezzi al consumo e complica ovviamente il lavoro ai banchieri centrali.

Goldman Sachs calcola una stima al ribasso dello 0,25% sull’inflazione ‘core’ negli Usa derivante dalla diffusione del commercio Web. In Ue ed in Italia siamo ancora lontani ma progressivamente ci arriveremo.

Storicamente all’ economia in ripresa segue un miglioramento del mercato del lavoro accompagnato da una crescita dell’inflazione, cosa che non sta avvenendo né in Usa, né in Ue e nemmeno nel nostro Paese.

Crediamo di star arrivando alla cosiddetta ‘Amazonificazione’ dell’economia col ribasso dei prezzi al consumo, chiusura dei piccoli negozi ma anche dei supermercati e la conseguente diminuzione degli occupati nel commercio e nella distribuzione, certamente non compensata dalle assunzioni nei grandi centri di logistica generati dall’ e-commerce.

Non basta più una politica monetaria accomodante a far riprendere l’occupazione e l’inflazione; è opportuno oramai l’intervento della politica economica con la P maiuscola, in grado di dettare nuove regole e imporre alcune limitazioni all’e-commerce: se quest’ultimo è un’opportunità di scelta e di conoscenza dei prodotti per i consumatori, sta rivelando effetti negativi che vanno valutati e limitati sul versante dell’occupazione.