AREA RISERVATA 

Utente
Password

News

Banche, fragilità europea prima che italiana 

2016-07-29 00:00:00.0000000

BANCHE, FRAGILITA’ EUROPEA PRIMA CHE ITALIANA

I problemi delle banche italiane, o almeno di alcune di esse, sono innegabili.

Ma alla vigilia degli Stress Test dell’Eba gli osservatori della finanza europea pare si siano accorti che altre banche europee, e non solo quelle portoghesi, ma soprattutto quelle della solida Germania, possano avere rilevanti problemi di tenuta.

Recentemente il FMI ha definito la Deutsche Bank come possibile fonte di una crisi sistemica a livello globale.

Notizie poco rassicuranti arrivano inoltre dalla Commerzbank che chiude i conti trimestrali in perdita. Quest’ultima è già stata salvata due volte coi soldi dei contribuenti tedeschi. Il governo ora la controlla al 5%.

Che siano queste notizie che hanno reso i tedeschi meno rigidi nel considerare le proposte che giungono da MPS per la sua ristrutturazione e rilancio?

La redditività di molte banche europee è debole, ed è paradossale che si additino  solo le banche italiane come il problema dell’UE: in effetti solo MPS ha bisogno di un radicale intervento a causa dei problemi di crediti non performanti (NPL) accumulati in passato, mentre la gestione corrente risulta attualmente in utile.

Per quanto riguarda Intesa, Unicredit, Banco Popolare e Ubi si ritiene risulteranno in linea con i parametri richiesti dagli stress test senza contare inoltre che hanno già risolto i problemi del passato.

MPS in questi giorni ha sottoposto alla Bce un piano di dismissione dei crediti deteriorati per circa 10 mld € e un aumento di capitale di 5 mld €, assistita come Advisor dalla banca d’affari Usa J.P. Morgan e dal fondo Atlante 2, nel quale, tramite Cassa Depositi e Prestiti, il Governo italiano si sta impegnando come può destreggiandosi fra i noti vincoli posti da Bruxelles.

Riteniamo dunque di essere in presenza dell’abituale modo di additare le debolezze altrui per nascondere le proprie.

Non vale ovviamente il principio del mal comune  mezzo gaudio , ma sorge il dubbio che si accendano i fari del mercato su zone di supposta debolezza per guadagnare tempo e ottenere vantaggi  speculativi sui mercati.

Che dire infatti della notizia dell’ultima ora dell’offerta di Ubs, presentata dal nostro noto ex banchiere ed ex Ministro Passera, che di fatto si inserisce nel salvataggio di  Mps ?

Dopo averci speculato sopra al ribasso ora si vuole acquistare a prezzo di realizzo?

Stiamo a vedere, vale sempre il motto che a dubitare spesso ci si indovina.